Realtà aumentata vs Realtà virtuale
– Cos’è la Realtà Aumentata (AR)?
La realtà aumentata (Augmented Reality – AR) è quel settore disciplinare legato ai computer, per ottenere sistemi in grado di fornire dinamicamente informazioni sull’ambiente che ci circonda. La realtà aumentata è ancora nel pieno della sua infanzia, nonostante questo le previsioni per il futuro sono incoraggianti.
Attualmente, gli apparecchi che più si prestano per questa tecnologia sono: occhiali o proiettori retinali (piccoli proiettori che proiettano direttamente nella retina le immagini. Esistono questi dispositivi ma ancora forniscono basse risoluzioni e varietà di colori) che forniscono all’utente dati e informazioni in primo piano rispetto all’ambiente circostante, in tempo reale. Per esempio si può pensare a un paio d’occhiali, che inquadrando l’insegna di un ristorante forniscano piatti tipici, menu, recensioni o informazioni utili. Oppure a giochi in prima persona con armi virtuali, o ancora a questa tecnologia come un ausilio nella medicina e chirurgia. Le possibilità d’impiego sono pressocchè infinite.
La realtà aumentata è dunque strettamente connessa al progresso nella miniaturizzazione dei componenti elettronici “indossabili”. Google, con i recenti google glass, si pone come pioniere del settore. (Vedi figura sottostante – Interfaccia visiva dei Google Glass)
– Cos’è la Realtà Virtuale (VR)?
La realtà virtuale (Virtual Reality – VR) è una tecnologia che permette all’utente di interagire con un’ambiente che esiste solo nel computer. Vi sono più sfumature del termine realtà virtuale. Realtà virtuale può essere una stanza dove i muri sono schermi che emulano un mondo virtuale. O in modo più semplicistico la realtà virtuale può essere considerata alla stregua di un videogame.
– La differenza fra AR e VR
Entrambi sono oggetto di ricerca in ambito accademico e privato.
Entrambe usano tecnologie simili per fornire esperienze d’utilizzo sofisticate all’utente, in tempo reale. La differenza principale risiede nella dinamicità, di cui l’AR giova. La parola stessa “Realtà Aumentata”, fa intendere l’aggiunta di un qualcosa alla realtà. Ciò che si aggiunge, sono informazioni inerenti la realtà stessa che accrescono la percezione che abbiamo di essa. Nella Realtà virtuale, tutto ciò che si osserva è generato da un computer. In modo statico percepiamo un processo di sviluppo totalmente digitale, che non prende piede e non si identifica nel mondo reale, a garanzia di ciò è possibile vedere la VR come una semplice operazione di OUTPUT che non necessita obbligatoriamente di apparecchi per l’INPUT.
Al contrario, nell’AR per garantire esperienze utenti suggestive nel mondo reale, bisogna identificare gli oggetti che compongono il mondo reale, il sistema necessita quindi di appositi apparecchi che garantiscano 3 operazioni principali: INPUT, elaborazione dei dati, e OUTPUT per l’utente. I dispositivi di input spesso si traducono in semplici videocamere, in grado di identificare scritte, QR code, colori, monumenti importanti e via proseguendo.
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