Come funziona il ricatto via webcam?

Già da diversi anni, gang organizzate di truffatori, principalmente dalla Costa d’avorio, Nigeria e Filippine effettuano truffe a mezzo webcam su internet.
Inizialmente sui siti per appuntamenti e dating online (Tinder, Lovoo etc.), in seguito su social network come facebook, Viadeo, Linkedin.
La routine è quasi sempre la stessa, ci invitano a effettuare una videochiamata (su facebook, skype o altre app di videochat), per poi mostrare in cam un video di un’appariscente ragazza che si spoglia e ci invita a fare lo stesso. La persona che crediamo reale è in realtà un video pre-registrato, e tutto ciò che noi di nostra risposta mostriamo in cam, viene registrato dal malvivente, così che poi possa ricattarci e diffondere il video, “salvo” pagamento.

Truffe e ricatti in webcam

Il primo contatto con i truffatori

Che sia un sito di incontri o un social network, la truffa si svolge allo stesso modo. Una persona con un profilo attraente vi contatterà.
Sui siti di dating questi profili vengono creati e resi credibili aggiungendo amici già nelle nostre cerchie, così da risultare più credibili.

Centinaia di truffatori, per lo più stranieri, si nascondono dietro questi profili totalmente falsi. Sono coinvolti in vari tipi di truffe (dal ricatto in webcam, phishing, truffe su ipotetiche vincite alla lotteria o eredità di nostri parenti lontani). E con questi profili danno illusioni e gettano l’amo per ricattare dei poveri sprovveduti. Tutto può iniziare con una semplice richiesta d’amicizia da parte di un profilo falso.

La videoregistrazione e il ricatto in cam

Già dal primo contatto, a seconda delle preferenze, il truffatore inizia una conversazione fingendosi maschio o femmina. Attraverso il dialogo iniziale, cerca di ottenere più informazioni sulla vittima (cognome, nome, città, nomi dei figlio etc.). Sulla base di queste prime informazioni, e durante lo svolgersi della stessa conversazione, il truffatore inizia a raccogliere le informazioni pubbliche del suo bersaglio (numero di telefono, indirizzo, datore di lavoro, lista di amici su facebook o contatti professionali).

La conversazione, spesso e volentieri tende a muoversi più sul personale e a diventare maliziosa. Fin quando il malintenzionato non propone una videochiamata in webcam.
La vittima di norma crede che si abbia a che fare con una persona vera, tuttavia quel che si vede in cam altro non è che un video prepregistrato. Durante la video-conferenza, il truffatore registra la webcam dell’utente, così da ottenere un video “privato” che lo riguarda, in cui si vede la faccia.

Dopo aver ottenuto informazioni personali e un video privato che lo riguarda. Il truffatore rivela le sue vere intenzioni ed ha inizio l’estorsione.
Questo tipo di estorsione è divenuta talmente comune da prendere il nome di sextortion.

Raccogliere informazioni personali sulla vittima

Al tempo dei social network e tempi in cui internet è disseminata di informazioni personali di tutti i tipi, è facile per un truffatore recuperare informazioni su una persona particolare.

Su un social network come Facebook, basta un profilo pubblico o un errore nella configurazione delle impostazioni della privacy, e si darà accesso a foto, lista amicizie, familiari, colleghi e altro.

Su social network come Viadeo o Linkedin invece, è possibile trovare CV, contatti di lavoro, nomi di aziende etc.

Tutte queste tipologie di informazioni vengono usate dagli scammers per spaventare e portare a un livello successivo i loro tentativi di frode e raggiri.

La paura è il miglior alleato

Una volta in possesso di video privati che mostrano la vittima in una situazione privata (nudità, masturbazione etc.) e specifiche informazioni private, il truffatore ha modo di ricattare questa persona e richiedere un pagamento in cambio della non divulgazione di questo materiale, ai vostri contatti o in generale sul web.

Cosa fare?

Spesso effettuare una denuncia porta a nulla. Poichè questi truffatori operano dall’estero, in paesi in cui l’Italia non ha alcuna giurisdizione.
Inoltre i metodi di pagamento utilizzati, bonifico, western union etc. per lo stesso motivo, non sono tracciabili.

Assolutamente evitare di pagare, dopo 1 settimana si farà nuovamente sentire per estorcervi ulteriore denaro, e non avrete risolto nulla!
Tuttavia non sottovalutate la cosa, il video potrebbe circolare fra i vostri contatti e cosa ancora peggiore, finire in rete, alla mercè di tutti.

Sei stato vittima di una truffa via cam e la persona in questione conosce il tuo nome e cognome?

Scrivici pure e richiedi un’assistenza personalizzata.