Hacker rumeno accusato di accesso inautorizzato alla NASA.
Robert Butyka. Questo è il nome dell’Hacker rumeno, accusato di aver causato danni per 500.000 dollari ai sistemi dell’Agenzia Spaziale Americana, la NASA.
Le autorità rumene hanno arrestato un hacker 26-enne rumeno, accusato di intrusione non autorizzata nei server della NASA, causando un danno per 500.000 dollari statunitensi.
Secondo i report locali, l’hacker è conosciuto in rete con lo pseudonimo di “Iceman”. Non ha avuto un’educazione scolastica di rilievo e ad oggi neanche un lavoro.
A dire della DIICOT (Romanian Directorate for Investigating Organized Crime and Terrorism), l’hacking sui server della NASA ha avuto inizio il 21 dicembre 2010. E da quella data Robert, in segreto, ha distrutto molte informazioni riservate e negato l’accesso ai server a specifici utenti.
Le autorità hanno sequestrato un gran numero di computer a casa sua. Questa non è la prima volta che qualcuno fa breccia nei computer dell’agenzia spaziale americana, sembra essere una meta abbastanza comune per gli hackers che vogliono dar prova delle loro abilità. (Un esempio potrebbero essere Victor Faur, TinKode e così via. Che inizialmente vennero accusati di danneggiamento dei siti informatici della NASA, in seguito a detta del govero degli stati uniti, non sono state trovate prove che giustificassero un risarcimento danni. La loro pena è stata scontata con qualche mese di prigione).
Robert Butyka è in custodia dalla polizia già da 24 ore, nel frattempo, i pubblici ministeri cercano di allungare il periodo di detenzione.
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