Jill Price e la sua Memoria di ferro!
NEW YORK – Una memoria di ferro, a cui non sfugge neppure il più piccolo, insignificante particolare. Come il giorno della settimana di una data di più di 20 anni fa, se faceva bel tempo o pioveva, o il giorno esatto in cui si è schiantato lo shuttle Challenger. La perfezione, insomma.
Esiste una donna che ricorda tutto: si chiama Jill Price, ha 43 anni, e, da quando il suo caso è stato scoperto, nel 2006, sta facendo spaccare la testa agli scienziati, alla ricerca di una spiegazione plausibile per questa sua abilità straordinaria. Una benedizione, di certo, ma anche una condanna: l’impossibilità di dimenticare. L’ultima, in ordine di tempo, ad occuparsi di lei è stata la rivista Wired, con un lungo servizio uscito pochi giorni fa.
Jill Price continua a far parlare di sè e della sua “condizione”, per cui è stato coniato un nuovo termine scientifico: sindrome ipertimestica, ovvero, in parole povere, memoria eccezionale. La sua capacità di ricordare tocca tutti i campi: se le si chiede cosa successe il 16 agosto 1977 non solo ricorda che quel giorno morì Elvis Presley, ma anche che venne passata una legge sulle tasse in California. Che il 25 maggio dell’anno successivo un aereo cadde a Chicago, o che il 30 agosto 1978 fu la prima volta in assoluto in cui portò l’auto a far lavare. Alcuni di questi eventi possono aver avuto un significato particolare per lei, altri certamente no. Ma sulle sue straordinarie capacità gli scienziati continuano a discutere, lontani dall’aver risolto il puzzle.
Di Jill si parlò per la prima volta in un articolo scientifico pubblicato nel 2006 sulla rivista Neurocase dal dottor James McCaugh, uno dei principali esperti del mondo in materia di memoria, dapprima scettico, poi sempre più intrigato dal mistero. Tanto da coinvolgere altri due colleghi dell’Università di Irvine, in California, Elizabeth Parker, professore di neurologia e psichiatria, e Larry Cahill, professore associato di neurobiologia e comportamento, che hanno sottoposto la donna ad una serie di test.
Da quel momento Jill è finita sui più grandi network tv – Abc in testa – e quotidiani, dal Wall Street Journal a Usa Today, senza contare i talk show, da Oprah a 20/20. Ci sono altri testimonianze in letteratura scientifica di persone con una memoria prodigiosa – un caso per tutti, quello dell’uomo “che non dimenticava nulla”, descritto dal neuropsicologo russo Aleksandr Lurija in un libro che ha ispirato poi Oliver Sacks – ma Jill, sostengono McCaugh e colleghi, è unica. Altri hanno una memoria eccellente, ma solo in alcuni campi, dallo sport all’arte. Altri ancora sono in grado di memorizzare all’istante un complicato brano musicale, ma hanno magari difficoltà nelle più semplici attività quotidiane. Jill, invece, ha una vita del tutto normale. E non scorda nulla.
Per dare una spiegazione a questa memoria eccezionale, i ricercatori hanno indagato in direzioni diverse, vagliando numerose ipotesi. Finora però non sono arrivati a nessuna conclusione certa. Una cosa, comunque, è sicura: Jill ama l’ordine, e presenta tendenze compulsive. Ogni cosa, in casa sua, deve avere un posto preciso. Lo stesso, forse, accade nel suo cervello, capace di catalogare in modo infallibile un’enorme quantità di dati.
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