Riferendosi alla sua età dice di essere entrata nella versione 4.0 e che la sua precedente versione 3.9C era leggermente buggata, greca, una delle prime Hackers donne europee, forse davvero la prima, vive a Piraeus il porto di Atene. Sino alla fine degli anni 80 lavora in una software house, ma non le piaceva tanto quel posto di lavoro perchè usavano un linguaggio di programmazione (il Pascal) che lei non amava, lei programmava in C! Il linguaggio di programmazione guarda caso più amato dagli Hackers, che permette una maggiore possibilità di interazione tra i propri desideri e la macchina rispetto agli altri linguaggi, quindi annoiata dal Pascal, passava a svolgere un lavoro che l’attirava di più, quello legato alle reti ed i Network TCP/IP (Il protocollo internet), configurando la maggior parte degli internet provider greci ed ora da anni è ritenuta una delle figure greche più importanti nel campo della sicurezza informatica.

Negli anni 90 i giornali, anche greci, scoprono gli Hackers e sentono il dovere di cercarne uno da intervistare e sbattere sui giornali, qualcuno soffiò ad un giornalista, l’esistenza di Venix, era giovane, bella e sopratutto donna, per cui una bestia rara ed anche famosa. Il giornalista le mandò una mail chiedendole un’intervista che lei rifiutò ottenendo in risposta una serie di minacce. Il giornalista l’intimava di accettare l’intervista o l’avrebbe denunciata alla polizia. Venix rispose semplicemente “don’t mess with the best” (più o meno: non rompere i coglioni alla migliore) e la notte hackerò il sito del giornale creando lo scompiglio tra i politici greci che sembra cominciarono a correre terrorizzati, ancora con i pigiami addosso in piena notte. Non la disturbarono più,  Venix aveva dato loro una grossa lezione, come la descrive lei: “Don’t push the pusher!“.