goPHP5, ovvero provare a salvare PHP dal baratro
Dario Freddi
Chiunque abbia esperienza in programmazione web avrà sicuramente utilizzato PHP, e in molti (come me) stanno assistendo a un progressivo abbandono di questo linguaggio, anche se molti non vogliono ammetterlo. Infatti PHP ha molti limiti se paragonato a linguaggi come Python o Ruby, che stanno iniziando a prendere piede anche nell’ambito web (vedi Trac, ad esempio).
Il team di PHP se ne è accorto (anche se tardi), e ha lanciato un’iniziativa chiamata goPHP5, con l’intento di far migrare tutti i progetti e gli hoster che usano il vecchio PHP4 alla versione 5, che è sicuramente un linguaggio meglio strutturato e più competitivo della precedente versione, con un reale supporto alla programmazione ad oggetti.
PHP credo rimanga ad oggi la scelta migliore per lo sviluppo di applicazioni web: dopotutto, tra i suoi reali concorrenti Open (togliendo ASP, JSP e quant’altro), è l’unico ad essere stato pensato appositamente per la programmazione Web. Tuttavia, sebbene questa iniziativa sia giustissima, credo sia stato valutato il problema troppo tardi, avrei voluto vedere goPHP 5 parecchi anni fa.
Vedremo se tutto questo riuscirà a risollevare interesse intorno ad un linguaggio che al giorno d’oggi ne genera sempre meno, l’essere retrocompatibile con PHP4 senza poter sfruttare le nuove caratteristiche fornite da altri linguaggi “moderni” è stato il fattore principale per il quale gli sviluppatori hanno perso interesse. Speriamo che questo sia l’inizio della rinascita di PHP.
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