Hacking, italiani campioni del mondo.
Fonte: Punto-Informatico
In campo informatico, e in particolare nella nobile arte dell’hacking, l’ambiente accademico italiano dimostra ancora una volta di saper forgiare ottimi “cervelli”. Un team di studenti dell’Università degli Studi di Milano (Unimi) si è infatti recentemente imposto nella competizione informatica International Capture the Flag (iCTF), una sfida organizzata dall’Università californiana di Santa Barbara per saggiare l’abilità degli studenti nel difendere e attaccare i sistemi di rete.
L’impresa di portare a casa la coppa iCTF è riuscita ai Chocolate Makers, un gruppo di otto studenti che ha affrontato il contest sotto la guida di due professori dell’ateneo statale milanese. Il team ha dovuto vedersela con 34 squadre provenienti da alcune delle più importanti università di Stati Uniti, Germania, Russia, India, Austria, Argentina e altre nazioni.
L’iCTF segue regole simili a quelle di altre competizioni di sicurezza “capture the flag“: ciascuna delle squadre partecipanti deve riuscire a difendere e isolare una serie di servizi di rete, e nello stesso tempo attaccare i server degli altri team.
“Si tratta di una gara dove l’obiettivo è catturare la bandiera della squadra avversaria per portarla nella propria base. Il concetto è simile a quello delle modalità di gioco ruba-bandiera offerte da giochi first-person shooter come Quake o Unreal Tournament”, spiega Roberto Paleari, uno degli otto membri dei Chocolate Makers.
Il fulcro della sfida consiste appunto nello scoprire e nel correggere il più rapidamente possibile le vulnerabilità inserite dagli organizzatori del torneo nei software forniti ai vari team, così da sventare gli attacchi esterni e, nel contempo, sfruttare le falle scoperte per bucare gli host degli avversari. I partecipanti devono possedere buone conoscenze in vari campi della sicurezza e della programmazione, tra i quali il reverse engineering, la crittografia e la computer forensics.
“È una grande soddisfazione per una piccola squadra come la nostra, che nel 2005 aveva già vinto una competizione analoga, anche se minore, promossa dall’Università di Aachen, in Germania”, ha commentato Paleari. “Lo è soprattutto – ha poi dichiarato a Punto Informatico un altro membro della squadra, Davide Marrone – perché noi eravamo solo in otto, mentre in altre squadre erano addirittura in venti”.
Una vittoria non certo risicata quella degli italiani, che hanno saputo raccogliere oltre 89500 punti contro i circa 62200 del secondo classificato, il team tedesco squareroots (qui la classifica completa).
Buon piazzamento anche per l’altra squadra italiana del torneo, The Tower of Hanoi del Politecnico di Milano, classificatasi settima. È giusto ricordare come questa sia la stessa squadra che vinse le edizioni 2004 e 2005 di iCTF.
La competizione organizzata dall’Università di Santa Barbara si tiene annualmente, nel mese di dicembre, a partire dal 2003 (quella del 2004 è stata la prima edizione a carattere internazionale). L’evento è uno dei più grandi nel suo genere, insieme a quello organizzato ogni anno a Las Vegas in seno al celebre convegno DEF CON.
Oltre che da Paleari e Marrone, i Chocolate Makers sono composti da Stefano Calabrese, Aristide Fattori, Giampaolo Fresi Roglia, Luca Giancane, Emanuele Passerini e Alessandro Reina. I due professori che hanno assistito la squadra sono Danilo Bruschi e Mattia Monga.
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