Avviso nuova versione!

Si segnala che da pochissimo è stata rilasciata la nuova versione del sistema in grado di interagire con attuatori, sensori e allarmi tramite frequenza radio 433mhz. Dateci un’occhiata, l’intero sistema è stato riscritto, è adesso multipiattaforma, l’interfaccia grafica è completamente rinnovata e le funzionalità molteplici. Il nuovo nome è iot-433mhz.
Qui il link al nuovo articolo:
https://hackerstribe.com/2016/domotica-e-internet-of-things-tramite-sensori-a-433mhz/

Anch’esso rimane totalmente open source e gratuito nell’utilizzo!

Procedi con la vecchia versione

Abbiam visto precedentemente nella prima parte della discussione, un’introduzione al progetto e l’ambito in cui si colloca. Ora si vogliono invece trattare le metodologie di sviluppo utilizzate, che nella realizzazione di questo progetto sono due.

Per il lato hardware una progettazione bottom-up ha permesso di realizzare velocemente i prototipi di attuatori e interfacce periferiche, agevolando quindi il test d’unità, ancor prima d’aver assemblato l’intero sistema. Il lato software segue invece una più classica metodologia di sviluppo top-down: si resta focalizzati su un obiettivo, il codice viene scritto in maniera metodica e con uno scopo preciso. Tipico della progettazione Top-Down è il concetto di “Divide et Impera“, Dividi e Domina, locuzione latina a indicare la suddivisione e frammentazione di un “progetto” al fine di aver un miglior controllo su di esso. E’ un concetto molto diffuso in informatica, suddividendo il problema in sotto-problemi semplici si procede più velocemente e facilmente. Jarvis segue questo principio, è completamente modularizzato. In particolare, distinguiamo 4 macro suddivisioni del progetto, lato software:
Jarvis PC
Jarvis Server
Jarvis Smartphone
Jarvis Microcontroller

Ogni modulo ha delle proprie specifiche, delle proprie funzionalità e un’apposita architettura su cui essere eseguito. Inoltre, per la realizzazione sono stati utilizzati differenti linguaggi di programmazione che più soddisfavano i requisiti di semplicità ed efficienza.
Le architetture dove vengono eseguiti i moduli, sono rispettivamente il PC di casa, un PC che funga da server (più avanti si introduce l’uso del Raspberry Pi), lo smartphone (software d’interfaccia con il server), un microcontrollore (nel caso di Jarvis, Arduino et simili, che permettano un dialogo immediato con i sensori e gli attuatori oltre che con il modulo Server di jarvis a cui è collegato).

Jarvis all’opera!

Alcuni video dimostrativi introduttivi del progetto Jarvis Domotica:





Scarica la tesi in PDF e i sorgenti di Jarvis

E’ possibile scaricare l’intera tesi in PDF su Jarvis Domotica che passa in rassegna l’intero sviluppo del progetto, in ogni suo aspetto. Oppure la comoda presentazione in powerpoint.

Download codice sorgente

I codici sorgenti del progetto sono adesso disponibili su GitHub. In questo modo chiunque è libero di contribuire e migliorare costantemente il progetto.

Scarica subito i sorgenti di Jarvis Distributed Domotic System.

Per qualsiasi informazione, commentate!